Insegnare ad essere autonomi

Pubblicata nell’numero n. 4 del 27 febbraio 2010 di “jesi e la sua valle”, un’intervista a Don Giuliano Fiorentini, presidente dell’Oikos, che racconta la nascita dell’Associazione e i progetti futuri, a cominciare dalle iniziative previste per celebrare i venti anni di attività.

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La “Graduazione” dell’Oikos Onlus: i “Passi Ritrovati” di nove giovani

185Grande successo per la cerimonia di “Graduazione” dell’Oikos Onlus, avvenuta sabato 19 dicembre alle 9.30 presso la Sala Convegni del Centro Direzionale Esagono.
L’evento, che suggella la fine del programma psicosocio riabilitativo dei ragazzi ospiti nelle comunità di recupero, quest’anno segna anche l’inizio delle manifestazioni previste per festeggiare i 20 anni di attività dell’Associazione. In realtà, un calendario fitto di iniziative, tra cui mostre, convegni e la pubblicazione di un libro, è previsto per il 2010, che è l’anno appunto in cui ricorre esattamente il ventennale dell’Oikos.
La cerimonia ha visto la premiazione di 9 ragazzi, alla presenza delle autorità locali, civili e religiose: il Sindaco di Jesi Fabiano Belcecchi, il Vescovo Don Gerardo Rocconi, l’Assessore ai Servizi alla Persona del Comune di Jesi Bruna Aguzzi, il Dirigente delle Politiche Sociali della Regione Marche Paolo Mannucci, il Presidente della V Commissione Consiliare Sicurezza Sociale della Regione Marche Marco Lucchetti, l’Assessore regionale alla viabilità Lidio Rocchi, il Presidente della Fondazione Giovanni Paolo II per lo Sport Edio Costantini e il Presidente dei Sindaci Revisori dell’Oikos Angelo Vico.
Solidali con l’Oikos non solo le autorità, ma anche un ospite d’onore: Francesco Mariottini. Il ballerino Jesino, vincitore del premio della critica nella trasmissione televisiva “Amici, di Maria De Filippi”, viene appunto presentato ufficialmente durante la cerimonia come testimonial dell’Oikos. Questa scelta nasce proprio dalla volontà di evidenziare l’importanza della famiglia per la crescita e il successo di un ragazzo, presupposto del programma di recupero dell’Oikos. “Anche quando avevo solo 14 anni ed ero all’estero per ballare – spiega il ragazzo – la mia famiglia mi è sempre stata vicina e mi ha sempre dimostrato il suo sostegno.” Ecco quindi che il giovane, attraverso la propria esperienza personale, si fa portavoce dell’importanza della famiglia, convinzione basilare per l’Oikos.
La cerimonia si è poi conclusa con la visita delle autorità alla nuova sede, trasferitasi dal 1 dicembre presso il Centro Direzionale Zipa. In essa trovano posto sede amministrativa, il Centro Studi e Prevenzione, la Presidenza, l’Area Dipendenze Patologiche, il Servizio alle famiglie e l’Area minori. Quest’ultima dotata di uno spazio neutro destinato all’incontro di genitori e figli, realizzato anche grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi.

La cerimonia di “Graduazione” dell’Oikos Onlus

passiritrovati

Sabato 19 dicembre 2009 alle ore 9.30 l’Oikos festeggia la Graduazione presso la Sala Convegni del Centro Direzionale Esagono, alla presenza delle autorità locali, civili e religiose. La cerimonia, denominata anche “I Passi Ritrovati” è la fine del programma psicosocio riabilitativo dei ragazzi che sono stati ospiti delle comunità di recupero. In questa occasione, ripetuta ogni anno a dicembre, i ragazzi ricevono pubblicamente un diploma e una spilla d’oro con l’emblema dell’Oikos: una casa. Quella casa che lasceranno non come persone perfette, ma come persone libere e critiche, con le loro caratteristiche individuali distintive. Al termine del programma di recupero i ragazzi hanno un’esigenza in più: improntare la vita, se lo vorranno, ai principi e ai valori che hanno acquisito, e l’umiltà di impegnarsi per continuare a crescere.

Il programma di recupero, ispirato al Progetto Uomo, è strutturato in fasi, corrispondenti alle comunità di recupero: il centro Polifunzionale di Accoglienza, prima fase del programma, è il luogo dove si fermano quei giovani che, dipendenti da sostanze stupefacenti, decidono di darsi una chance per cambiare la loro vita e valutare la propria esistenza. In questa prima fase i giovani tentano di acquisire comportamenti non nocivi per sé e gli altri, di riappropriarsi della capacità di valutare il passato e programmare il futuro. La Comunità residenziale per il trattamento delle dipendenze, è la seconda fase. I giovani qui mantengono stretti rapporti con il contesto familiare, amicale e sociale nonostante si trovi in un luogo appartato per favorire la concentrazione degli utenti sulla rielaborazione della propria storia personale.

Terza fase del programma è il Reinserimento Sociale, dove si svolge l’attività più delicata della terapia. I giovani, gradatamente, dovranno arrivare ad essere capaci di badare a se stessi, reinserirsi nel tessuto familiare, sociale e lavorativo, riassumendosi per intero e in autonomia le proprie responsabilità di fronte alle scelte di vita.

Dopo la residenza nelle tre comunità il Progetto Uomo prevede una “fase C”, in cui i giovani vivono in una casa propria oppure tornano ospiti presso la loro famiglia, compiendo un altro passo graduale e definitivo verso la completa autonomia dal programma. La fase C termina con la Graduazione, cioè un momento in cui i giovani condividono, confrontano e verificano, con le persone che significativamente hanno accompagnato il loro processo di crescita, il grado di autonomia raggiunto, la capacità di interrelazione sociale e, soprattutto, il riconoscimento e l’apertura verso la dimensione spirituale. Sarà questo riconoscimento e il successivo incanalare la loro esperienza in un cammino spirituale a divenire l’antidoto a rischio di una eventuale ricaduta. Se la verifica da come risultato che il loro stile di vita non è molto distante dal precedente, il riconoscimento viene negato, si prende atto delle scelte operate dai giovani e si chiude il rapporto con il Programma Terapeutico.

Per maggiori informazioni rivolgersi in sede Oikos, trasferitasi dal 1 dicembre in Via Dell’Industria n.5, presso il Consorzio Zipa.