CORRICASTELPLANIO!
Anche quest’anno Oikos organizza Corricastelplanio la gara podistica dell’Associazione Oikos: l’appuntamento è domenica 29 maggio dalle ore 9.30 in poi a Castelplanio (AN)
Una corsa/camminata di 12 km che si articola tra le colline che circondano Castelplanio, luogo da cui si parte e nel quale si torna per condividere il pranzo presso la Comunità Algos dell’Associazione Oikos: i ragazzi, le famiglie, i volontari aprono le porte della splendida Abbazia di San Benedetto de’ Frondigliosi per accogliere gli atleti, le famiglie, gli amici e chiunque abbia piacere di vivere una giornata di sport, salute, condivisione e solidarietà.
Per partecipare alla corsa è possibile iscriversi entro il 28 maggio (ore 12) telefonando al numero 327 7968559 oppure scrivendo una email all’indirizzo chateaux.lc@gmail.com
Vi aspettiamo!
La strada verso casa. Venticinque passi, tre percorsi, un cammino
Proprio in questi giorni stiamo allestendo la seconda tappa della mostra itinerante che celebra i venticinque anni di attività dell’Associazione Oikos.
Ad ospitarci questa volta sarà lo splendido Complesso Monumentale di San Benedetto a Fabriano: lungo il corridoio che ripercorre il chiostro sottostante sarà nuovamente aperto al pubblico il percorso di vita dell’Associazione, dalla sua Fondazione nel giugno del 1990 ad oggi, con tutte le attività svolte in questi lunghi venticinque anni di attività.
Il “tour” all’interno della vita di Oikos si concluderà anche in questa tappa, con l’installazione curata dall’artista jesino Simone Alessadrini che insieme ai ragazzi della Comunità Terapeutica Algos di Castelplanio, ha progettato e dato vita ad un brevissimo percorso che regala al visitatore un’esperienza del vissuto emotivo di chi affronta la propria lotta contro la dipendenza.
Vi aspettiamo all’inaugurazione in programma venerdì 13 maggio alle ore 11.00 presso il complesso monumentale di S. Benedetto a Fabriano, in Piazza F. Fabi Altini 9.
La mostra rimarrà aperta al pubblico fino a giovedì 19 maggio.
Sono affascinato dall’uomo che oggi sono
Per molto tempo avevo immaginato questo momento e sembrerà banale, ma di fronte a un traguardo così sono tante le cose che scivolano nella mia testa. Sono state molte le occasioni in questo ultimo anno di reinserimento sociale che mi hanno portato al ricordo di quando sono entrato in programma, e cosa mi rimane ora che il più grosso sta per andarsene e dall’altro lato deve ancora venire.
È nella sincerità che cerco in tutti i modi di vivere ora ed anche in questo scritto voglio che sia una parte fondamentale, quindi mi limito a dire che la vita che ho condotto fino a circa 2 anni fa, tra alti e bassi, era una merda, rinchiusa in meccanismi consueti e sogni inchiavati.
La vita da pankettaro scorreva veloce, con esperienze nuove, da un lato affascinanti, ma al tempo stesso dolorose e buchi di noia clamorosi. Fino ad una notte dove forse l’apice psico-fisico, i problemi di “sangue”, o il caso (mi piace in particolare questa versione), hanno fatto sì divenissero un malore improvviso.
Le considerazioni su questi eventi sono venute tutte dopo, infatti a caldo non mi è servito a un cazzo: è bastato poco a ripartire con la stessa vita.